Atrofia vaginale: cause, sintomi e trattamenti

Febbraio 15, 2025

L’atrofia vaginale è una condizione in cui la vagina diventa secca, sottile e infiammata a causa di una diminuzione degli estrogeni. Si verifica comunemente durante e dopo la menopausa, quando il corpo produce meno estrogeni, con conseguente minore lubrificazione ed elasticità dei tessuti vaginali. Ciò non solo rende la vagina più suscettibile alle infezioni, ma influisce anche sulla qualità della vita e sull’attività sessuale.

L’atrofia vaginale è il diradamento, l’essiccazione e la perdita di elasticità dei tessuti vaginali dovuti a una riduzione dei livelli di estrogeni. L’estrogeno è l’ormone femminile responsabile del mantenimento della salute vaginale. Quando i livelli di estrogeni diminuiscono, le pareti vaginali diventano più sottili, meno elastiche e producono meno lubrificazione. Questo può portare a sintomi come secchezza vaginale, prurito, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali. L’atrofia vaginale si verifica comunemente dopo la menopausa, ma può verificarsi anche nelle donne a cui sono state asportate le ovaie o che sono in trattamento per il cancro al seno. Sono disponibili diversi trattamenti per aiutare ad alleviare i sintomi dell’atrofia vaginale.

Secondo un rapporto di Belal Bleibel et al. del 2023, l’atrofia vaginale è più comune nelle donne in postmenopausa. Mentre circa il 15% delle donne in premenopausa manifesta sintomi di atrofia vaginale, fino al 57% delle donne in postmenopausa soffre di questa condizione.

La causa principale dell’atrofia vaginale è la diminuzione della produzione di estrogeni, che rende i tessuti vaginali più sottili, secchi, meno elastici e più inclini all’infiammazione. Alcune cause associate alla diminuzione degli estrogeni che portano a un rischio maggiore di sviluppare la condizione includono: menopausa e perimenopausa, rimozione chirurgica delle ovaie, allattamento al seno, uso di alcuni farmaci per il trattamento del cancro o che sopprimono gli estrogeni, radioterapia o chemioterapia pelvica.

Durante la menopausa e la perimenopausa, i livelli di estrogeni nel corpo di una donna possono diminuire fino all’85%. Questa carenza di estrogeni durante la menopausa fa sì che i tessuti vaginali perdano spessore, umidità naturale ed elasticità. Di conseguenza, la quantità di fluido vaginale diminuisce e l’equilibrio del pH all’interno della vagina cambia. Tutti questi fattori rendono il tessuto vaginale fragile, irritabile e aumentano il rischio di atrofia vaginale.

L’atrofia vaginale è la causa dei sintomi correlati noti collettivamente come sindrome genitourinaria della menopausa (GSM). Alcuni sintomi e segni di GSM possono includere: secchezza vaginale, bruciore vaginale, perdite vaginali anomale (spesso giallastre), prurito intorno ai genitali esterni, minzione frequente, minzione dolorosa, infezioni ricorrenti del tratto urinario, incontinenza urinaria, sangue nelle urine, lieve sanguinamento dopo il rapporto, ridotta lubrificazione vaginale durante il rapporto.

Sebbene l’atrofia vaginale di solito non sia pericolosa per la vita, può influire significativamente sulla qualità della vita di una donna. Sintomi come secchezza, prurito, dolore durante i rapporti e persino sanguinamento possono causare disagio e ridurre la fiducia in se stesse. Inoltre, questa condizione può anche portare a un aumentato rischio di infezioni vaginali e del tratto urinario a causa della crescita di batteri nocivi all’interno della vagina.

La diagnosi di atrofia vaginale di solito inizia con una valutazione dei sintomi e un’anamnesi medica e chirurgica della paziente. Il ginecologo utilizzerà vari metodi per garantire la diagnosi più accurata, tra cui: esame pelvico, analisi delle urine, test del pH vaginale.

In realtà, l’atrofia vaginale non può essere completamente curata perché è un fenomeno fisiologico naturale. L’obiettivo principale del trattamento dell’atrofia vaginale è controllare i sintomi e prevenire le complicanze correlate. Esistono diversi metodi di trattamento per l’atrofia vaginale, come: terapia estrogenica locale, terapia estrogenica sistemica (estrogeni per via orale o transdermica), trattamenti non ormonali (lubrificanti e idratanti, terapia laser, dilatatori vaginali).

Sebbene non esistano misure preventive per l’atrofia vaginale, le donne possono adottare le seguenti misure per mantenere la salute vaginale e ridurre i sintomi spiacevoli causati dalla condizione: mantenere rapporti sessuali regolari, utilizzare idratanti vaginali, utilizzare lubrificanti durante i rapporti, praticare esercizi di Kegel, smettere di fumare, seguire una dieta sana, fare esercizio fisico regolarmente, sottoporsi a controlli ginecologici regolari.

Leave A Comment

Categorie

Recent Posts

Create your account