Cos’è il Fuoco di Sant’Antonio?

Febbraio 13, 2025

Il fuoco di Sant’Antonio, o herpes zoster, è un’infezione causata dalla riattivazione del virus Varicella-Zoster (VZV), lo stesso virus responsabile della varicella. Dopo aver contratto la varicella, il VZV non scompare completamente, ma rimane latente nei gangli nervosi. Quando il sistema immunitario si indebolisce, il virus può riattivarsi e causare il fuoco di Sant’Antonio.

L’herpes zoster si manifesta in genere con sintomi come dolore, bruciore, intorpidimento o formicolio lungo il nervo interessato. Successivamente, compaiono gruppi di piccole vescicole piene di liquido su una base di pelle arrossata. Queste vescicole di solito compaiono solo su un lato del corpo e possono essere dolorose.

La nevralgia posterpetica, un dolore persistente nella zona interessata dall’eruzione cutanea, può durare per anni dopo la guarigione delle lesioni cutanee, causando disagio e influenzando la qualità della vita.

La causa del fuoco di Sant’Antonio è la riattivazione del virus VZV. I fattori che aumentano il rischio di riattivazione del virus includono: sistema immunitario indebolito, stress, età avanzata, interventi chirurgici e trattamenti antitumorali.

I sintomi tipici del fuoco di Sant’Antonio includono: bruciore e dolore, vescicole piene di liquido, gonfiore e dolore nelle aree circostanti, linfonodi ingrossati, febbre, brividi, mal di testa, affaticamento e sensibilità alla luce.

Le forme più comuni di fuoco di Sant’Antonio includono: herpes zoster facciale, herpes zoster oftalmico, herpes zoster otico e herpes zoster orale. Ogni forma ha sintomi e complicanze specifici.

Le persone più a rischio di contrarre il fuoco di Sant’Antonio sono gli over 60, le persone con un sistema immunitario indebolito, coloro che sono stati sottoposti a chemioterapia o radioterapia e coloro che assumono farmaci immunosoppressori.

Il fuoco di Sant’Antonio può essere contagioso per gli altri attraverso il contatto diretto con le vescicole rotte. Tuttavia, la nevralgia posterpetica, la fase senza vescicole, non è contagiosa.

Il fuoco di Sant’Antonio attraversa tre fasi di sviluppo: prodromica, acuta e cronica (nevralgia posterpetica).

Le complicanze del fuoco di Sant’Antonio includono: danni agli occhi, infezioni della pelle, polmonite, perdita dell’udito, paralisi facciale parziale, encefalite o morte.

È importante consultare un medico non appena si sospetta il fuoco di Sant’Antonio, soprattutto per le persone ad alto rischio. Il trattamento precoce aiuta a ridurre i sintomi e a prevenire le complicanze.

La diagnosi di fuoco di Sant’Antonio si basa sull’esame dell’eruzione cutanea, delle vescicole e sulla valutazione dei sintomi. Il medico può anche prelevare un campione di pelle o liquido dalle vescicole per l’analisi.

Il fuoco di Sant’Antonio viene trattato con farmaci antivirali, analgesici, antinfiammatori e antiprurito.

La prevenzione del fuoco di Sant’Antonio include: evitare il contatto con persone infette, vaccinarsi, dormire a sufficienza, non fumare, seguire uno stile di vita sano, evitare lo stress e fare esercizio fisico per rafforzare il sistema immunitario.

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