Cisti Ovariche: Cosa Sono e Come Riconoscerle

Febbraio 14, 2025

Le cisti ovariche sono una patologia ginecologica comune che può colpire donne di tutte le età, dalle bambine alle donne in menopausa. Possono presentarsi sia in donne sane che in donne in gravidanza. La loro incidenza è stimata tra il 5% e il 10% della popolazione femminile.

Le ovaie sono gli organi riproduttivi femminili responsabili della produzione degli ovuli. Qualsiasi proliferazione anomala del tessuto ovarico può portare alla formazione di una cisti.

Una cisti ovarica può essere una nuova formazione tissutale o un accumulo di liquido all’interno dell’ovaio. Molti studi indicano che la maggior parte delle donne sviluppa almeno una cisti ovarica nel corso della vita. Questa patologia rappresenta circa il 3,6% delle malattie ginecologiche e, nella maggior parte dei casi, le cisti sono benigne, asintomatiche e non dannose.

Le cisti ovariche si dividono principalmente in due categorie: cisti funzionali e cisti organiche.

Cisti Funzionali

Queste cisti si formano a causa di squilibri ormonali che influenzano il normale funzionamento delle ovaie, senza alterazioni patologiche del tessuto ovarico. Esistono tre tipi di cisti funzionali: cisti follicolari, cisti del corpo luteo e cisti teca-luteiniche.

Le cisti follicolari si sviluppano quando un follicolo maturo non si rompe per rilasciare l’ovulo, continuando a crescere fino a raggiungere anche gli 8 cm di diametro, causando ritardi mestruali. Le cisti del corpo luteo si formano quando il corpo luteo, dopo l’ovulazione, continua a crescere e si riempie di liquido, causando dolore e sanguinamento pelvico. Le cisti teca-luteiniche sono più comuni in caso di gravidanza molare o tumore a cellule germinali.

Cisti Organiche

In queste cisti, il tessuto ovarico subisce alterazioni istologiche, con un potenziale rischio di degenerazione maligna. Le cisti organiche includono: cisti sierose, cisti dermoidi, cisti mucinose e endometriomi.

Le cisti sierose sono le più comuni. Si presentano come sacche piene di liquido, con pareti sottili e generalmente benigne. Tuttavia, la presenza di una maggiore vascolarizzazione superficiale, di escrescenze sulla superficie o all’interno della cisti può suggerire una possibile malignità. Le cisti dermoidi (teratomi) sono il tipo più comune di cisti organica, rappresentando il 25% delle cisti ovariche. Sono per lo più benigne e possono presentarsi a qualsiasi età. La parete della cisti è simile a uno strato di pelle e al suo interno può contenere capelli, ossa, denti e ghiandole sebacee. Sono soggette a torsione. Le cisti mucinose rappresentano il 20% delle cisti ovariche e sono caratterizzate da una struttura multilobulare che può raggiungere dimensioni considerevoli. Contengono un liquido denso e viscoso di colore giallo e spesso aderiscono agli organi circostanti. Gli endometriomi si formano quando il tessuto endometriale cresce sulla superficie dell’ovaio, distruggendo il tessuto sano. Sono cisti a parete sottile, aderiscono ai tessuti circostanti e contengono sangue scuro (“cioccolato”). Causano dolore durante le mestruazioni e, in caso di aderenze multiple, possono ostruire le tube di Falloppio causando infertilità.

Le cause delle cisti ovariche includono: gravidanza, endometriosi, infezioni pelviche, storia di cisti ovariche e familiarità.

I sintomi delle cisti ovariche sono spesso silenziosi e asintomatici. La maggior parte dei casi viene diagnosticata durante una visita ginecologica di routine o un’ecografia. I sintomi possono comparire quando la cisti raggiunge dimensioni considerevoli e includono: dolore pelvico, dolore lombare, sensazione di disagio, gonfiore addominale, dolore durante i rapporti sessuali e irregolarità mestruali. Una rapida crescita della cisti, accompagnata da gonfiore addominale, perdita di peso, inappetenza e affaticamento, può suggerire una natura maligna e richiede un consulto medico immediato.

La diagnosi di cisti ovarica si basa sulla combinazione di esame obiettivo e indagini strumentali. L’esame obiettivo include l’anamnesi del ciclo mestruale, la presenza di dolore o fastidio pelvico, dolore durante i rapporti sessuali, difficoltà o impossibilità a urinare e stitichezza. Le indagini strumentali comprendono l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) e i test per i marker tumorali.

Leave A Comment

Categorie

Recent Posts

Create your account